Già a marzo l’associazione aveva lanciato l’allarme per la pessima gestione delle alberature cittadine con grosse criticità e urgenza di interventi di sostituzione in merito a molti esemplari a rischio.
All’incontro pubblico svoltosi a fine marzo con cittadini ed Amministrazione Comunale erano presenti anche l’arboricoltore professionista Giovanni Palombini di Fitoexpert e l’agronomo Lorenzo Granchelli di Res Agraria, anch’essi promotori di una cura professionale del verde a Giulianova.
“A marzo abbiamo partecipato a un’assemblea pubblica in cui sono intervenuti diversi esponenti del Comune oltre alla Giulianova Patrimonio ed abbiamo mostrato in quella sede le tante problematiche della cattiva gestione del verde – spiega Alberto Colazilli, paesaggista e presidente dell’associazione – Dopo i nostri sopralluoghi abbiamo presentato un reportage fotografico di alberi in situazioni problematiche, colpiti da interventi errati in chioma. Abbiamo anche proposto un’opera graduale di sostituzione e di costante monitoraggio per il miglioramento del verde cittadino. Ieri, il crollo del pino, per fortuna senza gravi conseguenze, è una dimostrazione che bisogna cambiare subito le modalità di gestione del verde cittadino, dando spazio ai agli esperti del settore, effettuando corrette potature senza distruggere gli alberi e soprattutto rispettando gli spazi vitali delle piante in città”.
Secondo l’associazione, dunque, tanti gli alberi irrimediabilmente rovinati che andrebbero sostituiti, riportando il verde di Giulianova a livelli di qualità, piantando varietà arboree autoctone, resistenti e in sintonia con il paesaggio locale.
“Il nostro appello di cambiare in meglio la gestione del verde a Giulianova è stato purtroppo inascoltato – spiega ancora Colazilli – L’incontro di marzo, che si era concluso con tanti buoni propositi, ha invece portato a un nulla di fatto e non sono arrivati progressi in merito alla cura professionale degli alberi. Gli ultimi nostri recenti sopralluoghi in città testimoniano ancora una situazione di emergenza, con alberi secchi e marci, con criticità spesso ignorate che possono esplodere da un momento all’altro. Purtroppo altri alberi compromessi potrebbero cadere se non si pianifica con attenzione un’opera di sostituzione e di analisi scientifica delle condizioni di salute degli alberi”.