Melania Rea, nuovo sopralluogo a Ripe di Civitella

melania2Teramo. Nuovo sopralluogo a Ripe di Civitella tra oggi pomeriggio e domani mattina. È questa l’ultima novità legata alle indagini sull’omicidio di Melania Rea, per il quale continua ad esserci un unico indagato, Salvatore Parolisi.

Ad effettuare il sopralluogo sarà la nota criminologa Roberta Bruzzone, che si recherà nel luogo dove il 18 aprile 2011 è stato ritrovato il cadavere della giovane mamma di Somma Vesuviana. L’obiettivo è quello di cercare elementi utili alla dinamica dell’omicidio e di trovare altri riscontri.

Nel frattempo, nel corso dell’udienza che oggi si è tenuta presso il Tribunale di Teramo, è stata fissata al 13 luglio prossimo l’udienza di discussione degli atti e delle perizie medico-legali che le parti presenteranno davanti al gup Marina Tommolini. L’11 maggio prossimo, invece, inizieranno le operazioni peritali di genetisti e medici legali. Il 30 maggio, inoltre, è stata fissata una nuova udienza in cui il giudice andra’ avanti con l’istruttoria senza il contributo dei periti. Proprio in questa data, con ogni probabilità, potrebbe essere chiesto il confronto tra i due conduttori del cane molecolare impegnato nel fiutare le tracce della presenza di Melania da Colle San Marco a Ripe di Civitella.

Nell’udienza di questa mattina, la Tommolini ha ammesso solo le perizie dei genetisti e dei medici legali delle parti chiamate in causa nel processo con rito abbreviato condizionato a carico di Salvatore Parolisi accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea. Non sono stati, dunque, ammessi come periti i criminologi, tra cui Roberta Bruzzone indicata dalle parti civili. La decisione del giudice nasce dal fatto che lo stesso ritiene sufficientemente cristallizzata la situazione per cui le uniche perizie che possono risultare utili ai fini della prova passano attraverso esami biologici e tossicologici (tra cui il Dna e l’esame del liquido gastrico di Melania) per stabilire l’ora della morte. Proprio su questo elemento si è basata la richiesta di giudizio abbreviato condizionato chiesto dai difensori di Parolisi.

 

Aggiornamenti. Colpo di scena sull’omicidio di Melania Rea: il gup Marina Tommolini ha deciso di effettuare il prelievo della saliva a due operai macedoni che si trovavano al lavoro in un cantiere nei pressi del luogo del delitto, a Ripe di Civitella. Il prelievo servirà ad individuare altro Dna, oltre quello di Salvatore Parolisi, eventualmente presente sulla bocca della donna di Somma Vesuviana. Questa pista tracciata dal giudice, della quale non si conoscono particolari, non era stata ancora realizzata. Su questo aspetto il legale delle parti civili, Mauro Gionni, giudica utile “ogni elemento che possa portare all’accertamento della verita’”. Dunque per il giudice Tommolini la prova regina su cui basare il processo resta il Dna isolato sulla bocca di Melania.

 

Le dichiarazioni di Michele Rea, fratello della vittima. “Mi auguro che venga fuori la verità”, sono le uniche parole pronunciate all’uscita dall’aula “Falcone e Borsellino” a Teramo. Nessun incrocio di sguardi con Salvatore. Per tutta la giornata e’ rimasto accanto al papà Gennaro ed alla mamma Vittoria che, ad un certo punto dell’udienza, è uscita in lacrime dall’aula. Erano lacrime di dolore di una madre costretta a rivivere il dramma che ha colpito la tranquilla famiglia Rea. Gli avvocati del caporalmaggiore, Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, non hanno proferito parola con i giornalisti. Al processo di oggi, sono stati sentiti anche i tre testimoni: il militare che il 18 aprile era di sentinella nel bosco di Ripe di Civitella (in quei paraggi c’e’ un ‘area per le esercitazioni militari), un ragazzo di Ascoli Piceno che aveva dichiarato di avere visto una persona a Colle San Marco apparentemente simile a Parolisi e l’addestratore del cane molecolare. Tutti e tre hanno ribadito la versione dei fatti fornita in precedenza anche se quella dell’addestratore non è sembrata affidabile. Ed è facile, perciò, che venga posta a confronto con quella dell’altro conduttore del cane, Peres. “Interessante” è parsa, invece, secondo l’avvocato delle parti civili, Mauro Gionni, la ricostruzione fatta in aula dalla sentinella che aveva avvertito dei rumori provenire dalla zona in cui èstato trovato il corpo di Melania.

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