Alba Adriatica. “ La delega all’assessore Marziale va revocata, per fugare qualsiasi sospetto di conflittualità tra ruolo pubblico e privato”. Sel e Sinistra per Alba vanno dritti al nocciolo della questione e chiedono, attraverso una nota, al sindaco Franchino Giovannelli di fare a meno dell’assessore esterno al turismo.
La presunte forme di incompatibilità, oggetto di confronto nelle ultime settimane in consiglio comunale, con tanto di quesito al ministero (relativamente ad una recente progettualità approvata dall’assise civica), offrono il fianco anche a delle riflessioni di natura politica, che i due movimenti della sinistra (Sel è rappresentata in consiglio comunale) affidano ad un volantino. Il riferimento è sempre legato alla vicenda del progetto redatto dallo studio Marziale, per la realizzazione di un complesso turistico-ricettivo e residenziale, che è stato validato, con i soli voti della maggioranza, un mese fa in consiglio comunale. L’ironia usata nella nota (“ per questo progetto l’amministrazione ha dato prova di celerità, cosa che non dimostra quando vanno risolti i problemi dei comuni cittadini”) si lega a delle critiche, politiche, sull’operato dell’assessore al turismo e demanio. “ L’assessore esterno Marziale, voluto fortemente dal sindaco come valore aggiunto” si legge, “ come l’elemento che avrebbe dovuto fare la differenza e rilanciare il settore turistico, in questi anni si è invece distinto per la totale estraneità ai compiti affidati. Non ricordiamo un intervento in tema di erosione, né interventi per far conoscere ed apprezzare la nostra spiaggia e l’immagine turistica. Si è contraddistinto, invece, per la stesura del calendario delle sagre e manifestazioni, per un incarico per uno studio di settore, che secondo noi è uno speco di denaro, e per la sospensione della Bandiera Blu”. Nella filippica di natura politica, ovviamente, finisce anche il sindaco. “Giovannelli che minimizza tutto”, prosegue la nota, “ deve spiegare ai cittadini di Alba come si concilia il ruolo di geometra e di pubblico amministratore dell’assessore Marziale.
Permettere ad un tecnico di entrare nella stanza dei bottoni, senza nemmeno essere stato eletto dai cittadini, e decidere il corso delle scelte politiche è il classico conflitto di interessi. L’amministrazione pubblica deve essere sgombra da qualsiasi sospetto e caratterizzata da una costante trasparenza”.