MOSCIANO. Da Monaco di Baviera a Campofilone (AP) senza mai fermarsi. Una pattuglia della Polizia Stradale della Questura ha smascherato un altro autotrasportatore che ha guidato in maniera ininterrotta senza rispettare i tempi di guida e di riposo. L’uomo, ungherese, lavora per una ditta residente proprio in Ungheria ed è stato fermato al casello della A14 a Mosciano S.Angelo.
Dopo aver esaminato i fogli di registrazione dello stesso giorno e del giorno precedente, gli Agenti si sono accorti che entrambi presentavano, sia nel tracciato relativo alle distanze percorse che in quello a veicolo fermo, forti anomalie. In particolare, il foglio segnava dalla partenza in Germania all’arrivo a Campofilone una differenza di soli 308 chilometri. L’autoarticolato è stato trasferito in una officina per verificare il corretto funzionamento del cronotachigrafo, riscontrando una manomissione dello stesso, una sorta di “scatola nera” in dotazione obbligatoria a tutti i mezzi pesanti, la cui funzione è proprio quella di certificare i tempi di guida e di riposo e la velocità dei tir. All’interno del cruscotto è stata rinvenuta una centralina in grado di bypassare il rilevatore tachimetrico, alterando il chilometraggio effettivo, che veniva azionata attraverso un telecomando dal conducente. Il dispositivo permetteva all’autista di guidare senza che tale attività venisse registrata: viaggi lunghi e pause brevi, in contrasto con la normativa che disciplina il lavoro dei camionisti che impone dei tempi di riposo dopo un certo numero di ore di guida, a tutela della sicurezza del conducente e della circolazione stradale. Il trentenne cittadino ungherese è stato denunciato per rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, oltre ad una multa di 1596 euro. La patente poi è stata ritirata ed è stato disposto il fermo del veicolo per 60 giorni. Il dispositivo elettronico è stato sequestrato.