Con la cerimonia ufficiale di apertura ha preso il via stamattina la 29^ edizione della Fiera dell’Agricoltura di Teramo, quest’anno slittata di qualche settimana a causa degli eventi calamitosi che hanno colpito l’intera provincia lo scorso inverno.
Una manifestazione che, arricchita di un giorno vista la conclusione prevista domenica, conta come sempre su grandi numeri oltre al riconoscimento di fiera regionale che rappresenta una vera e propria ciliegina sulla torta per una iniziativa da sempre molto apprezzata da grandi e piccini e che questo pomeriggio vedrà anche la visita del ministro per la salute, Beatrice Lorenzin.
Oltre alla presenza di 200 espositori provenienti da tutta Italia ci sono i mercati contadini con 35 aziende agricole locali, la “fattoria degli animali” e naturalmente convegni e tavole rotonde per far conoscere il mondo zootecnico, agricolo, vitivinicolo, con la partecipazione di tutte le associazioni del settore e dell’istituto superiore Di Poppa, della Camera di Commercio e dell’Inail di Teramo.
Studiata per evitare ingorghi del traffico nella zona dello stadio Bonolis anche la viabilità, con la presenza di numerosi parcheggi, bus navetta e un percorso preferenziale per i portatori di handicap.
Una inaugurazione che, grazie alla presenza di buona parte della Giunta comunale, dopo il ritiro delle dimissioni del sindaco Maurizio Brucchi, vuole testimoniare l’importanza della manifestazione per l’amministrazione teramana.
Un settore, come ha ricordato anche l’assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe, che può rappresentare il rilancio per l’economia regionale, vista la grande crescita testimoniata dal +7,8% degli occupati in agricoltura nel 2016, dall’aumento esponenziale delle iscrizioni su tutto il territorio regionale alle scuole con indirizzo agrario e dalle attività di turismo esperienziale che sempre più raccolgono consensi.
“Oltre all’installazione delle stalle mobili”, ha confermato Pepe, “stiamo lavorando per mantenere le aziende agricole sul territorio ed evitare lo spopolamento, anche attraverso dei contributi straordinari, 600 euro per ogni bovino, 60 per gli ovini e 20 per i suini, in modo da aiutare le imprese a ripartire”.
Inoltre a breve saranno pubblicati dei bandi per i Piani Integrati di Filiera per favorire l’incontro e la nascita di consorzi per favorire la crescita delle esportazioni nel settore agroalimentare.