Sant’Omero. Un boato fortissimo, udito anche a diversi metri di distanza. L’esplosione devasta l’istituto di credito e consente alla banda, probabilmente la stessa, di mettere le mani sui soldi contenuti nel bancomat.
La scorsa notte la banda che assalta i bancomat con l’esplosivo è tornata a colpire, a Garrufo di Sant’Omero, sempre ai danni di uno sportello della Tercas (ora Banca Popolare di Bari). Solita la tecnica: acetilene ed esplosivo piazzato sullo sportello bancomat e poi lo scoppio che devasta tutto.
Il colpo è stato messo a segno attorno alle 2.30 ai danni della filiale che si trova lungo la Sp 259. Il bottino è ancora da quantificare, anche se potrebbe essere sostanzioso in considerazione che gli erogatori di denaro vengono ricaricati per il fine settimana con maggiore contante.
La banda poi si è allontanata a bordo di un’Audi di colore nero. La stessa vista a Corropoli, lo scorso 15 aprile ultimo colpo in ordine di tempo. Sull’ennesimo colpo indagano i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica.
L’erogatore automatico di contante, per il fine settimana, era stato ricaricato con oltre 40mila euro. Alcune banconote volate via per effetto dell’esplosione, sono rimaste a terra anche se il bottino resta significativo. I danni sono ingenti anche per la filiale, che prima di essere riaperta al pubblico, lunedì, dovrà essere sistemata.
In Provincia di Teramo, dallo scorso autunno ad oggi,sono ben 13 i colpi messi a segno con la tecnica conosciuta come della marmotta.