L’esame autoptico eseguito nel pomeriggio dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra ha confermato in questa prima fase come la morte dell’83enne sia arrivata in seguito ad un’emorragia cerebrale nella zona frontetemporale destra. Probabilmente è la zona dove l’uomo ha battuto la testa sull’asfalto, ma saranno le indagini ad accertarlo.
L’anziano era stato investito più di una settimana fa durante una gara ciclistica a Sant’Egidio e da lì ricoverato all’ospedale di Sant’Omero. In seguito le sue condizioni si sono aggravate, è stato trasferito al Mazzini di Teramo e lì è morto mercoledì scorso.
Il sostituto procuratore Laura Colica ha disposto l’autopsia per far piena luce sulle cause del decesso, iscrivendo anche quattro persone sul registro degli indagati come atto dovuto. Si tratta di un medico del nosocomio teramano, due del nosocomio della Vibrata e l’organizzatore dell’evento ciclistico a Sant’Egidio.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, diretti dal luogotenente De Nicola, l’anziano avrebbe attraversato la strada proprio in concomitanza del passaggio di alcuni ciclisti, venendo travolto.
Le indagini ovviamente proseguiranno per accertare eventuali responsabilità.