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Melania Rea, sì al rito abbreviato per Salvatore Parolisi

Teramo. Sì al rito abbreviato per Salvatore Parolisi. Così ha deciso questa mattina il gup del Tribunale di Teramo, Marina Tommolini, nel corso dell’udienza preliminare in programma per oggi.

L’istanza era stata presentata dai legali del caporal maggiore, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, che avevano chiesto che il rito abbreviato fosse subordinato anche a una superperizia per stabilire con precisione l’ora della morte di Melania Rea. A essa si era opposta la famiglia della donna, i cui avvocati chiedevano invece il rito immediato di fronte alla Corte d’Assise.

A questo punto, dunque, in caso di condanna l’uomo, ad oggi unico imputato per l’omicidio della moglie, avrebbe uno sconto di pena di un terzo. Per i reati ascrittigli, ossia omicidio volontario aggravato e vilipendio di cadavere, la pena massima è l’ergastolo.

Salvatore Parolisi era presente in aula, insieme ai familiari della moglie, Michele, Gennaro e Salvatore Rea. L’avvocato delle parti civili, Mauro Gionni, ha annunciato la costituzione di parte civile di altri stretti familiari, in particolare dei cugini di Melania. “La decisione del gup Tommolini ce l’aspettavamo fin dall’inizio – ha riferito all’uscita dall’aula il legale dei Rea -. Me lo ha fatto pensare quando il giudice ha fissato a un mese l’udienza per decidere sul rito abbreviato condizionato. Rimarremo presenti in tutte le fasi del processo e faremo richieste integrative perchè abbiamo elementi ulteriori su nuovi aspetti ancora da esaminare. Accettiamo di buon grado la decisione del giudice anche se abbiamo posto le nostre perplessità tecnico-giuridiche sull’ammissibilità del rito abbreviato condizionato”.

Non ha invece commentato la decisione del gup Valter Biscotti, sottolineando di farlo nel rispetto di “continenza” chiesto dal giudice Marina Tommolini in una fase ancora di accertamento scientifico delle indagini.  All’avvocato non interessa il rito abbreviato legato al semplice sconto di pena quanto l’accertamento scientifico della verità per dimostrare che all’ora della morte di Melania il marito si trovava a Colle san Marco e non nel boschetto di Ripe di Civitella.

È stata invece fissata al 30 marzo l’udienza durante la quale la Tommolini ha ammesso l’accusa e la difesa, oltre alla parte civile, al conferimento dei quesiti integrativi rispetto alle perizie deposte. Per quella data sarà dato un mandato a un genetista e un medico legale che si occuperanno di approfondire le perizie sull’ora della morte di Melania Rea. Si tratta rispettivamente di Sara Gino e Gianluca Bruno. Durante la stessa udienza saranno inoltre ascoltati i testimoni che si trovavano a Colle San Marco lo scorso 20 aprile.