Le Regioni italiane utilizzeranno lo stesso protocollo per controllare le donne con protesi della mammella di marca Pip, ritirate dal mercato e al centro di uno scandalo a causa della loro potenziale pericolosità.
La Asl di Teramo, dunque, invita tutte le donne che hanno impiantato questo tipo di protesi a rivolgersi al Centro dell’ospedale “G.Mazzini” di Teramo. Qui saranno sottoposte ad una visita e, se necessario, agli accertamenti diagnostici opportuni, come ecografia e risonanza per stabilire un eventuale intervento di sostituzione della protesi.
Il Centro di riferimento di Teramo è stato scelto in Abruzzo in virtù di diverse caratteristiche riconosciute idonee all’applicazione delle linee guida stabilite dalla Conferenza Stato Regioni. La necessità principale avvertita dalla Conferenza è stata quella di fornire alle 4500 donne italiane con protesi Pip lo stesso tipo di assistenza su tutto il territorio nazionale.
“Siamo lieti di poter mettere a disposizione delle donne abruzzesi la competenza e la completezza di servizi del Centro di senologia di Teramo” ha commentato il direttore generale Giustino Varrassi. “L’individuazione di Teramo, da parte della Regione, come Centro di riferimento per l’Abruzzo, è la conferma che l’attività del centro diretto dal Dott. Maurizio Brucchi è all’avanguardia e risponde a tutti i più moderni criteri della senologia. L’accordo Stato Regioni prevede anche in caso di necessità l’assistenza psicologica, che a Teramo è ovviamente disponibile proprio nel Centro, e che garantisce la possibilità di intervento integrato su tutti i casi che si presentano”.