Il primo tavolo è in programma il 12 marzo, alle ore 15.30, e si occuperà di comparto tessile, abbigliamento, pelletteria e cuoio; martedì 13 si riunisce il tavolo su carbonio e meccanica; il 19 marzo tavolo sull’agroalimentare con il coinvolgimento della Facoltà di Agraria dell’Università di Teramo e l’Istituto Zooprofilattico; il 20 marzo, infine, incontro su Edilizia, Ambiente e Turismo, con la partecipazione dell’ente Parco Gran Sasso – Monti della Laga.
Obiettivo dei tavoli settoriali, al quale sono stati invitati le organizzazioni sindacali, le parti datoriali, l’Unione dei Comuni Val Vibrata ed altri enti locali rappresentativi dell’area, è quello di arrivare alla definizione di azioni cardine e priorità di intervento, che costituiranno l’ossatura portante del Piano.
Si attiva così un laboratorio di sviluppo territoriale, in cui gli attori locali, pubblici e privati, definiscono una governance per costruire, intorno ad un’idea di forte caratterizzazione locale e con il supporto tecnico di Abruzzo Sviluppo Spa, una serie di progetti di immediata cantierabilità, per l’ammissione a diverse linee di finanziamento (fondi Fas, risorse a bando per i poli d’innovazione, i fondi Abruzzo 2015 per i contratti di rete, l’asse microcredito PO FSE, il pacchetto globale di incenti per le piccole e medie imprese ecc.).
La Provincia ha già messo a disposizione del tavolo provinciale una dote di 120mila euro per la progettazione degli interventi per il rilancio dell’area di crisi e, in prospettiva, per l’inclusione anche di altri settori e comparti in difficoltà, anche se non ricadenti nel comprensorio vibratiano. Il percorso e le modalità di attuazione saranno oggetto di un protocollo d’intesa fra le parti, Provincia e attori sociali.