Non più il 2 maggio come era stato inizialmente indicato, ma sei giorni dopo, ossia l’0tto di maggio.
E’ la data fissata dall’assemblea dei soci del Cogevo, il consorzio di gestione delle vongolare del compartimento di Giulianova per il ritorno in mare dopo un fermo durato complessivamente più di 8 mesi.
Nei giorni scorsi un’imbarcazione del Cogevo ha eseguito dei prelievi al largo della costa teramana per verificare le condizioni dei fondali, capire se ci sono vongole pronte per essere pescate e commercializzate. Dai rilievi eseguiti, le condizioni sarebbero positive per la pesca perché durante il fermo il novellame ha raggiunto la taglia minima per la cattura.
Ancora da stabilire, in sede di consiglio di amministrazione del Cogevo il quantitativo da pescare. (Ogni imbarcazione potrebbe pescare dai 32 ai 35 sacchi di vongole, circa tre quintali e mezzo).
Per quanto riguarda invece la vicenda dell’Area Marina Protetta del Cerrano, gli armatori delle vongolare tornano nuovamente a ribadire la necessità di tornare a pescare in quelle acque con un prelievo controllato del prodotto.
Ma sia il ministero dell’ambiente, sia il consiglio di amministrazione dell’Amp hanno ribadito l’assoluto divieto per non compromettere lo stato dei fondali.