Mosciano. Conservare l’urna di una persona cara in casa? Quante volte ci avete pensato o è stato richiesto da una persona della vostra famiglia?
Non è soltanto un desiderio, o roba da film americani. E’ una possibilità concreta da realizzare così come è successo a Mosciano Sant’Angelo, dove la famiglia Londrillo è riuscita, tramite richieste all’amministrazione comunale, a conservare in casa le ceneri di Giuseppe, chiamato da Giuliano dagli amici.
Era un suo pensiero più intimo, da sempre confidato ai familiari perché la riteneva la cosa più intelligente e perché così non ci sarebbe stato il bisogno di “far diventare il cimitero grande quanto una città”. Così la famiglia, colpita dal grave lutto lo scorso 30 marzo, ha intrapreso l’iter per poter esaudire il desiderio di conservare per sempre in famiglia Giuseppe.
Il comune di Mosciano Sant’Angelo però non ha un regolamento di polizia mortuaria aggiornato e quindi le urna con le ceneri vengono solitamente riposte all’interno del loculo di un familiare già deceduto. Nel paese ci sono stati già casi di dispersioni di ceneri, ma mai di affidamento alla famiglia. Una situazione che non ha scoraggiato la famiglia Londrillo che ha fatto una richiesta scritta al sindaco Galiffi.
Dopo l’iter burocratico e con la disponibilità dell’amministrazione comunale di modificare il regolamento, è arrivato il parere favorevole, firmato dal responsabile del settore. Così Giuseppe potrà a vivere nella sua amata abitazione con la sua amatissima famiglia. E il suo caso potrà essere utile a molti che avranno lo stesso desiderio nella cittadina moscianese.
In realtà si tratta di una possibilità consentita dallo stato italiano con la legge n. 130 del 30 marzo 2001 ma molti comuni non hanno ancora aggiornato il regolamento con obblighi e prescrizioni fissate per la custodia dell’urna cineraria.