Ripartire dal lavoro per contrastare lo spopolamento dei territori. E’ stato questo lo spirito che ha mosso i dipendenti della sede centrale del gruppo Carraro Spa di Campodarsego a Padova e della Carraro Drivetech di Poggiofiorito, in provincia di Chieti, a donare un’ora del proprio lavoro per aiutare la ricostruzione di Montorio.
L’iniziativa solidale che ha visti coinvolti gli operai metalmeccanici della nota azienda si è conclusa con la consegna delle somme che le Rsu hanno voluto fare personalmente questa mattina al sindaco Di Montorio, Gianni Di Centa.
Una nutrita delegazione di lavoratori di Padova e Chieti è intervenuta a presentare l’iniziativa al Consorzio BIM di Teramo, alla presenza dei segretari territoriali Fim Cisl e Fiom Cgil, Marco Boccanera e Mirco D’Ignazio, del segretario interregionale Fim Abruzzo – Molise, Primiano Biscotti, e Andrea De Lutis della segreteria Fiom di Chieti, recandosi poi a visitare la zona rossa del paese.
Le donazioni, incluse quello del Cral, il centro dopolavoro della Carraro di Padova, presieduto da Daniele Berti, saranno utilizzata dal Comune di Montorio per interventi di sistemazione e miglioramento del patrimonio urbano danneggiato dagli eventi sismici.
“E’ un gesto che ci commuove”, ha detto Di Centa, “perché viene dai lavoratori che si sono mobilitati per il nostro comune, donando un’ora o più della loro giornata, nonostante la difficile congiuntura economica. Questa è solidarietà che non ha prezzo per una comunità che ha il 10% dei suoi abitanti ancora fuori casa e tante criticità: il nostro impegno è a impiegare e rendicontare fino all’ultimo centesimo di queste somme per opere di pubblica utilità sulla base di un elenco di priorità che andremo a stilare e a pubblicare sul sito del Comune”.
“Ci tenevamo a consegnare di persona quanto raccolto, quasi 7mila euro”, hanno affermato Federico Bollettin e Fabio Tufarini, Rsu Fim e Fiom dello stabilimento di Padova, “come ci hanno chiesto i 600 lavoratori dell’azienda, e a venire a visitare Montorio per dare un segno tangibile di vicinanza alla popolazione. Il nostro gesto di solidarietà vuole essere uno stimolo per ripartire e contrastare lo spopolamento dell’entroterra teramano”.
“I metalmeccanici confermano così la loro sensibilità alle tematiche sociali”, ha sottolineato Boccanera, “e hanno scelto il comune di Montorio, che ha tra l’altro una storia importante di battaglie sindacali, come simbolo dell’emergenza che ha colpito il Teramano”.
“Per evitare lo spopolamento dei territori”, ha concluso D’Ignazio, “non si può che ripartire dal lavoro: è il messaggio ammirevole che viene da questa iniziativa di solidarietà”.