Tortoreto, inchiesta in Comune: dirigente ammette le proprie responsabilità

tortoreto_comuneTortoreto. Ammette di aver sbagliato e di aver commesso una leggerezza, utilizzando i soldi del Comune per versare la caparra ad un concessionario di auto di Civitanova Marche per l’acquisto di un Suv da 80 mila euro.

Questa mattina Pasqualino Saccuti, l’ex funzionario del Comune di Tortoreto, è comparso davanti al gip del tribunale di Teramo (Giovanni De Rensis) per l’interrogatorio di garanzia, frutto dell’indagine che lo vece accusato di peculato e che, nei giorni scorsi, ha prodotto nei suoi confronti il provvedimento cautelare del divieto di dimora a Tortoreto. L’ex responsabile dell’ufficio finanziario dell’ente, avrebbe fatto delle ammissioni, circa l’utilizzo di fondi comunali per finanziare l’acquisto del mezzo. Fondi che sarebbero stati poi accreditati al concessionario attraverso un bonifico telematico, operazione questa che il funzionario avrebbe fatto utilizzando le password dell’ente, che disponeva nell’esercizio delle sue funzioni. Pare che la vicenda sia venuta a galla per via di una sorta di contenzioso che si sarebbe originato con il concessionario, che poi ha segnalato la vicenda alle autorità. Il dirigente, come è noto, ieri si è dimesso dall’incarico (non è più un dipendente del Comune), mentre ora l’inchiesta passerà alla direzione distrettuale de L’Aquila, per competenza, vista la natura dei reati contestati. Altro discorso, invece, riguarda la sfera strettamente amministrativa, e i conti del Comune, visto che ora è necessaria anche un’approfondita indagine interna, che a questo punto esula dal singolo episodio.

 

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