Giulianova. Il sindaco Francesco Mastromauro ha illustrato oggi, 7 aprile, ai consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza nella riunione pomeridiana convocata in Comune, lo studio di massima sull’ospedale costiero di 1° livello consegnatogli dal direttore generale della ASL di Teramo Roberto Fagnano.
“Uno studio di 25 pagine, molto dettagliato – dichiara il sindaco – per l’ospedale costiero che, come prevede la mozione approvata nel consiglio comunale giuliese del 13 febbraio scorso, fa il paio con l’ospedale sempre di 1° livello per Teramo ma che è logico possa ambire al 2° livello. Lo studio di massima, nel confermare la necessità di riorganizzare l’attuale rete ospedaliera teramana, sostiene la compatibilità dell’ipotesi di realizzare un ospedale costiero con tutte le specialità di 1° livello e 380 posti letto a Giulianova, unitamente all’ospedale di Teramo. Lo studio afferma altresì come una tale struttura ospedaliera ubicata sulla costa, destinata ad ospitare flussi importanti di popolazione, potrebbe aumentare le capacità produttive e attrattive nel corso del tempo. Ritiene però che dal punto di vista economico non sarebbe percorribile in quanto il progetto richiede un notevole impegno finanziario a fronte di risorse non sufficienti. E ciò in quanto la messa a norma dell’ospedale di Teramo assorbirebbe ulteriori 35 milioni e 500 mila euro. Ritengo in proposito che tali motivazioni ostative di carattere economico debbano e possano essere superate. Da un lato perché così è avvenuto anche nelle province de L’Aquila e di Chieti, nei cui territori sono 6, rispettivamente 3 e 3, gli ospedali di 1° livello, di cui addirittura 4 di nuova realizzazione, nell’ordine Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. Dall’altro lato perché la pianificazione di edilizia sanitaria regionale, da ultimo con delibera di Giunta del 15 novembre 2016, prevede la realizzazione di un nuovo ospedale a Giulianova con le relative risorse in un territorio, peraltro, dove non esiste offerta sanitaria privata”.
Secondo Mastromauro “ora quindi debbono scendere in campo non solo la Giunta regionale ma anche tutte le forze politiche, sia quelle che governano la Regione che e quelle di minoranza, affinché venga presa una decisione in merito analizzando la fattibilità oggettiva di questo progetto. Senza condizionamenti, senza pregiudizi e senza formule preconcette. Insomma, occorrono scelte e valutazioni serene che, l’ho già detto tante volte, certamente non debbono piegarsi a nessun municipalismo ma nemmeno debbono escludere aprioristicamente logica e buon senso. La sanità è una cosa seria, e serie sono anche le esigenze delle persone che vivono su un’area territorialmente vasta e densamente popolata come quella della costa teramana”.
Una sanità teramana, o meglio giuliese, che diventi quindi più efficiente, più efficace, che dia risposte di qualità alla collettività evitando la mobilità passiva.
“Mi aspetto quindi – conclude Mastromauro – che la Giunta regionale, prima di assumere decisioni sull’assetto della rete ospedaliera in provincia di Teramo, voglia chiamarci per un confronto su questo studio di massima. Nel contempo ho chiesto agli altri sindaci che hanno condiviso e ritenuto ragionevole la proposta di un ospedale di 1° livello sulla costa di procedere, come avevano assicurato, alla convocazione dei rispettivi consigli comunali per dare maggiore forza alla proposta stessa”.