In concreto, l’importo a base d’asta è di 70mila euro: somma utile per intervenire nella zona centrale di Martinsicuro (concessione Vallese e Casa Bianca), dove le violente mareggiate di metà gennaio hanno prodotto lo scivolamento dei pennelli al di sotto del livello del mare.
La rifioritura dei pennelli sarà garantita con il posizionamento di 1250 tonnellate di scogli.
Contestualmente, saranno effettuati degli scavi nella zona portuale prelevando circa 2mila metri cubi di sabbia. La metà sarà sistemata nella zona centrale, tra le due cosiddette celle di contenimento ricavate con il rinforzo dei pennelli (dalla concessione Vallese fino al camping Duca Amedeo). La restate parte della sabbia sarà spalmata sull’arenile di Villa Rosa, dal Brigantino fino alla concessione Le Tamerici.
I lavori avranno una durata di un paio di settimane e dovrebbero prendere il via entro la fine di aprile. La somma complessiva dell’intervento, come detto, è di 70mila euro: 50 in arrivo dalla Regione, la parte restante dal bilancio comunale.
Il ripascimento ad Alba Adriatica. “La Regione in questi giorni”, sottolinea l’assessore Massimo Corsi, “ha chiesto ufficialmente al Comune di Martinsicuro l’autorizzazione allo scavo fuori dal porto per prelevare sabbia e portarla ad Alba Adriatica, per un lavoro di ripascimento già programmato.
Abbiamo cercato in tutti i modi (educati che ci contraddistinguono) di far scavare all’interno della zona portuale, ma visto la contrarietà da parte della Regione (progetto già pronto e non modificabile) ci siamo visti costretti a difendere a tutti i costi i nostri diritti e abbiamo dato un parere contrario all’escavazione al di fuori della zona portuale.
Ci spiace per Alba Adriatica ma questa volta l’amministrazione è contraria. Perseguire lo scavo della zona portuale potrebbe essere di doppia utilità e per con una spesa minima. In più vediamo negato un diritto: ossia poter avere un porto nel quale manca l’acqua per via dell’insabbiamento”.