Tortoreto, procedure di mobilità e tensioni: lo strano clima che si respira in Comune
Tortoreto. Una volta era la municipalità più ambita da molti dipendenti di altri enti pubblici. Ora, invece, quegli stessi dipendenti, troppo spesso, chiedono di fruire di procedure di mobilità verso altri enti. Cosa accade al Comune di Tortoreto? In apparenza nulla, ma una serie di situazioni che si sono verificate negli ultimi mesi lasciano trasparire all’esterno (e magari negli occhi degli osservatori più attenti) una situazione di malessere e di tensione, che poi si riverbera soprattutto in due indicatori: la disponibilità di diversi dipendenti (forse troppi) nel chiedere procedure di mobilità verso altri enti (alcuni ne hanno già beneficiato) e alcuni “sospetti” certificati di malattia. Semplici casualità? Forse. Ma alcuni episodi del recente passato non possono essere sottaciuti e magari testimoniano che il clima in seno alle stanze comunali non sempre è sereno. Poi gli “spifferi” di alcune tensioni tra potere politico e amministrativo, sono sempre più frequenti, e soprattutto varcano la soglia della sede municipale. Nelle scorse settimane, per esempio, pare che in uno degli uffici comunali si sia consumato un vivace alterco verbale tra il sindaco e una dipendente. La donna, che ha accusato un calo ipoglicemico, ha avuto un mancamento, è caduta a terra ed è stata poi costretta a farsi visitare in ospedale. Caso isolato? I beni informati dicono che non è la prima cosa che si verificano violente liti verbali. Il corollario di situazioni particolari, sintomo di un clima a volte teso ed eccessivamente esasperato, è sintetizzato anche dalla denuncia che nei mesi scorsi l’assistente sociale ha presentato nei confronti del consigliere con delega alle politiche sociali (Giandomenico Pinto), per diffamazione e calunnia. La denuncia è stata archiviata, ma il punto non è questo. Un clima sereno sul luogo di lavoro, al di là di quelli che possono essere normali diversità di vedute, di sicuro non produrrebbe scorie di questo genere.