Un pesce d’aprile riuscitissimo per i fratelli Domenico e Simone Rastelli, affermati web agency e titolari assieme a Stefano Abbondanza della Geminit, società che realizza siti di alto profilo.
Questa mattina sulle pagine di cityrumors.it, giornale online di cui sono fondatori e contitolari, è apparsa la notizia in prima pagina del loro arresto per un traffico di ragazze dell’Est, in giro di prostituzione smascherato dalla Procura di Roma.
Una storia scritta nei particolari, del tutto credibile. Resa ancora più reale dal racconto di un viaggio in Colombia, che realmente c’è stato da parte di Domenico lo scorso anno, per un traffico di caffè colombiano (notizia ovviamente inventata in questo caso).
Ma tutto il racconto su questo giro di giovani bielorusse avviate alla prostituzione è stato inventato, così come inventati erano i nomi del Gip e del procuratore aggiunto di Roma che avevano avviato le presunte indagini. Una notizia costruita minuziosamente che in molti non hanno pensato affatto che si trattasse di un pesce d’aprile. Tant’è che un attimo dopo che la notizia è apparsa online, i fratelli Rastelli hanno iniziato ad essere tempestati di telefonate.
Simone era tranquillamente in barca a coltivare la sua passione, la pesca sportiva con la canna sperando che qualche spigola abboccasse.
Domenico tra le braccia di Morfeo per un sonno ristoratore. Quindi, tranquilli. I fratelli Rastelli non hanno commesso alcun reato, nessun giro di prostituzione, nessun traffico di caffè colombiano, nessuna associazione a delinquere. Ma solo uno scherzo preparato ad arte dalla redazione di cityrumors.it.