Teramo, parcheggi in centro storico. Codacons incontra Brucchi

strisce-bluTeramo. Il Codacons di Teramo mette sotto la lente d’ingrandimento il nuovo piano parcheggi dell’amministrazione Brucchi. È accaduto questa mattina a Palazzo di Città, dove il coordinamento teramano ha incontrato il sindaco e l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo dopo aver raccolto una serie di richieste da parte di cittadini e negozianti in merito ad alcuni aspetti del nuovo piano. 

“In realtà – spiega meglio Laura Muscianese Claudiani, responsabile del Codacons – qualche giorno fa abbiamo chiesto un tavolo di trattative aperto anche ai commercianti della zona, perché intendevamo far luce sulla ripartizione dei parcheggi in centro storico”. 

Secondo la referente, infatti, non è possibile rendere a pagamento tutti gli stalli a disposizione nell’area, con l’eccezione di quelli riservati ai residenti. “Perché ciò avvenga – sottolinea in proposito – è necessario emanare una delibera in cui siano spiegate le motivazioni che lo consentono, come ad esempio accade per centri cittadini dal particolare valore storico e artistico. In tutti gli altri casi, invece, dev’essere sempre riservata una quota di parcheggi gratuiti dove poter sostare senza limiti di tempo”. 

Diverse le proposte che il Codacons ha voluto condividere con gli amministratori teramani, con i quali i referenti di zona hanno chiarito dubbi quali i parcheggi rosa o la condizione dei domiciliati in centro storico. 

“Il sindaco e l’assessore si sono dimostrati molto disponibili – continua la Muscianese Claudiani – e hanno condiviso le nostre perplessità. Su alcuni punti, in realtà, l’amministrazione è già a lavoro, come nel caso degli stalli riservati alle donne in gravidanza, per i quali manca soltanto la cartellonistica. Per quanto riguarda, invece, le altre questioni che abbiamo sollevato, il Comune si è detto d’accordo a rivedere modalità e criteri”. 

Il piano parcheggi teramano può infatti considerarsi ancora un “work in progress”, andando di pari passo con un altro importante progetto dell’amministrazione Brucchi, quello riservato al traffico cittadino. “Per questo motivo – sottolinea la responsabile del Codacons teramano – molti “angoli” potranno essere senz’altro smussati. Ovviamente continueremo a monitorare la questione e ci terremo in contatto con gli amministratori a lavoro, la cui disponibilità ci fa sperare in un dialogo proficuo anche in futuro”. 

Non solo. Il Codacons di Teramo promette di continuare a farsi portavoce delle istanze dei cittadini, veri protagonisti della “vicenda parcheggi”. “Ci impegniamo – conclude la Muscianese Claudiani – a riportare al sindaco Maurizio Brucchi le proposte di coloro che vorranno indicare soluzioni in merito”.  

Per farlo i teramani potranno inviare una e-mail all’indirizzo codaconsteramo@virgilio.it, in cui esprimere il loro parere e proporre nuove idee progettuali. 

 

Teramo Vivi Città, Brucchi e la ‘sagra delle bufale’: la nota del presidente Marcello Olivieri. Oggi il sindaco Brucchi ha incontrato il coordinamento provinciale del Codacons per chiarire alcuni punti del “Piano Parcheggi”. Ma il sindaco Brucchi questa volta l’ha sparata veramente grossa quando ha detto al CODACONS che Di Giovangiacomo ha pensato “ai parcheggi rosa”. Nulla di più lontano dalla verità, i “parcheggi rosa” sono stati richiesti da Teramo Vivi Città in campagna elettorale. Costantemente Teramo Vivi Città ha sollecitato la realizzazione dei “parcheggi rosa”, l’ultimo sollecito scritto è stato presentato al protocollo da Teramo Vivi Città in data 13 dicembre 2011. Ancora una volta l’amministrazione Brucchi non avendo idee concrete, sfrutta le proposte fatte da Teramo Vivi Città facendole passare per progetti dell’amministrazione. Se Brucchi non sa come amministrare la città si faccia da parte e questo vale anche per l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo. Solo chi fa della bassa politica si appropria delle proposte e delle idee degli altri ma anche in questo caso Brucchi rimedia l’ennesima brutta figura perché abbiamo le prove, ovvero la richiesta di Teramo Vivi Città con tanto di data bollata dall’ufficio protocollo dell’amministrazione comunale, come dire le bugie hanno le gambe corte.

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