In primo luogo i carburanti. Soprattutto nel capoluogo, anche oggi si sono registrate delle code nelle aree di servizio, con automobilisti impegnati a fare il pieno ai propri mezzi. Lunedì diverse pompe di benzina avevano esaurito le scorte. Questa mattina, alcuni camion cisterna, che in qualche maniera hanno aggirato i blocchi, hanno rifornito delle aree di servizio. La situazione, in ogni caso, è in evoluzione e bisogna vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. Anche nei supermercati l’immagine, in alcuni casi, è quella di scaffali vuoti e di alcuni generi a maggiore deperibilità (frutta, verdura, latticini) non sono in vendita. Dopo i momenti di tensione che si sono verificati ieri sul porto di Giulianova dalla giornata odierna tutta la marineria si è schierata “sotto la stessa bandiera a lotta per il caro gasolio, che rappresenta il primo problema che sta distruggendo il settore della pesca. Un peschereccio a strascico o una volante pesce azzurro consumano circa 900euro di carburante al giorno. Con gli aumenti finiremo sotto i ponti”. È il commento amaro di Walter Squeo, rappresentante abruzzese di Federpesca.