Uno scarico abusivo, uno sversamento da una condotta fognaria o un fenomeno naturale? In prossimità della foce del fiume Tordino nei giorni scorsi è apparsa di nuovo, come già era accaduto un anno fa di questi tempi, una chiazza più scura.
Una colorazione quasi rossastra delle acque che ha creato un certo allarmismo e preoccupazione tra quanti hanno notato il fenomeno. In realtà si tratterebbe di un fenomeno naturale. Una proliferazione di microalghe, facilitata anche dal fatto che le temperature si stanno innalzando.
Ne sono convinti gli esponenti dell’associazione Amici del Parco Annunziata di Giulianova che hanno ricordato come la cosa si ripeta con l’approssimarsi della bella stagione. Tuttavia, altre segnalazioni hanno messo in evidenza come nel fiume Tordino siano stati notati anche degli escrementi e che in un punto, a ridosso della pista ciclabile e del vecchio depuratore, ormai disattivato dopo l’inaugurazione del nuovo impianto di Colleranesco, si avvertisse un cattivo odore.
Il problema è stato portato all’attenzione degli organi competenti, comprese le guardie ambientali, dal segretario regionale di Federpesca Walter Squeo che assieme al Consorzio di Gestione delle Vongolare si sta battendo per maggiori controlli lungo i corsi d’acqua interni. I pescatori da tempo sostengono che se i fondali sono inquinati è perché i fiumi scaricano di tutto, e non per colpa della pesca.