Secondo quanto sostenuto dagli avvocati, la bimba potrebbe subire uno stress psicologico dalla visita al padre, pertanto si chiede che l’incontro non avvenga in carcere ma vicino Napoli, dove la bimba risiede coi nonni materni. A questo punto tutto è rinviato a data da destinarsi.
Nel frattempo, il caporal maggiore del Reggimento Piceno è stato a colloquio con Nicodemo Gentile, uno dei suoi due avvocati, che ha fatto sapere che l’uomo sperava di poter vedere la figlia. “Si è parlato anche del processo – ha poi aggiunto – che Salvatore affronterà serenamente. Attendiamo le conclusioni della procura di Teramo e poi sapremo cosa fare”.