A destare la preoccupazione di Di Marzio è quello che il presidente definisce “il progressivo disinteressamento nei confronti della città”, considerata, tanto per essere in tema, un “binario morto”. Per uscire dalla crisi, Confartigianato propone dunque la realizzazione di un treno ad alta velocità che colleghi Teramo a Roma. Senza dubbio un progetto ambizioso, ma un elemento importante, secondo l’ente, per la crescita della Regione.
“Oggi – continua Di Marzio – abbiamo un’occasione più unica che rara: quella di avere, quale Governatore Regionale, Gianni Chiodi, un teramano e, quale Assessore Regionale ai Trasporti, un soggetto espresso dai cittadini teramani. Costoro, insieme agli altri Assessori, Sindaci e Istituzioni di Teramo e L’Aquila, hanno il compito di proporre e sostenere questo progetto che, se ricordate, è simile rispetto a quello promosso dall’allora Ministro Natali in merito al collegamento autostradale Alba Adriatica – Civitavecchia, opera che ha contribuito tantissimo alla crescita dell’Abruzzo, ma che purtroppo dopo oltre quaranta anni non è mai stata ultimata, mancando l’ultimo tratto Teramo – Alba Adriatica”.
Di Marzio ricorda l’atteggiamento dell’epoca da parte delle Province di Chieti e Pescara che, a suo dire, avrebbero ostacolato in tutti i modi il relativo progetto. “Non dobbiamo permettere che questo accada di nuovo – tuona il presidente -: attualmente l’Alta Velocità ferroviaria nella tratta Teramo – Roma può essere l’unica soluzione realizzabile, improponibile invece tra Pescara e Roma visti i costi e le difficoltà strutturali nonché geo-morfologiche. Il Governatore Chiodi dovrà far capire che non è possibile accentrare tutto tra Pescara e Chieti a danno delle altre Province e, pertanto, convogliare gli sforzi per realizzare questo collegamento il quale porterà un’infinità di vantaggi alla nostra Regione, considerata la vicinanza ad una città quale Roma, ove annualmente arrivano quasi 20 milioni di turisti”.