Teramo. Presteranno servizio gratuito per la Provincia di Teramo e si occuperanno delle attività di manutenzione della viabilità, beni patrimoniali e amministrativi. Sono le venti persone che hanno riportato condanne ai sensi degli articoli 186 e 187 del Codice della strada. La Convenzione tra la Provincia e il Tribunale di Teramo è stata siglata questa mattina nella Sala Giunta dell’Ente ed avrà una durata quinquennale.
Il Codice della strada prevede, infatti, che il giudice possa applicare, su richiesta dell’imputato, una pena consistente nella prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, da svolgere in via prioritaria nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale, anche negli enti locali o le associazioni di volontariato, sulla base di apposite convezioni.
Le prestazioni che i soggetti saranno chiamati a svolgere in Provincia, in particolare, riguardano la manutenzione della viabilità e dei beni patrimoniali dell’Ente, attività di supporto al settore del Personale e della Segreteria Generale.
L’attività sarà svolta in base a quanto disposto nella sentenza di condanna, nella quale il giudice indica tipo e durata del lavoro di pubblica utilità. In particolare, la convenzione riguarda persone che abbiano riportato condanne per guida in stato di ebbrezza e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
“E’ una novità assoluta” spiega il vice presidente della Provincia con delega alle politiche sociali, Renato Rasicci. “Questa convezione, in virtù della quale la nostra Provincia viene inserita nell’elenco degli enti convenzionati a ricevere soggetti chiamati a svolgere lavori di pubblica utilità ai sensi del decreto ministeriale 26 marzo 2001, rappresenta una concreta opportunità di riabilitazione e recupero dei soggetti destinatari attraverso attività che andranno a beneficio dell’intera collettività. Di questa opportunità ringraziamo il Tribunale di Teramo e il suo presidente, Giovanni Spinosa, per la grande disponibilità dimostrata”.
La Provincia, dal canto suo, dovrà garantire la copertura assicurativa, il coordinamento delle attività lavorative dei condannati, attraverso i dirigenti di settore, e il rilascio della relazione finale del lavoro svolto.