“Il primo luogo”, ha detto D’Alberto, “abbiamo chiesto al sindaco di conoscere gli indici di vulnerabilità di tutti gli edifici, mantenendo in questo modo l’impegno assunto dallo stesso Brucchi di averli prima di Pasqua, anche perché è un elemento che condiziona la pianificazione successiva. Inoltre vogliamo conoscere con chiarezza tutti i dati relativi alle ipotesi progettuali dei poli scolastici di cui il sindaco ha parlato più volte sulla stampa ma mai nelle sedi istituzionali”.
E in particolare, spiega il capogruppo del Pd, è il polo di Piano d’Accio che suscita le attenzioni principali per il quale il Pd conferma la propria posizione, ribadendo che la curva di uno stadio non possa rappresentare una soluzione permanente soprattutto nel caso in cui andrebbe a penalizzare i territori, svuotando aree territoriali come ad esempio accadrebbe per San Nicolò.
“Dobbiamo partire fin da subito a pianificare” continua D’Alberto, “visto che avremo a breve un programma pluriennale di investimenti. Ma abbiamo bisogno di progetti per agganciare quei finanziamenti, lavorando fin da adesso perché la questione scuole è centrale per la nostra amministrazione, in primo luogo per la sicurezza dei nostri figli e poi per le implicazioni di carattere urbanistico, e quindi economico, sociale e territoriale, non indifferenti”.
Infine D’Alberto ha chiesto a Brucchi di sapere con certezza quanto sia stato speso dopo le scosse del 18 gennaio per fare i lavori di sistemazione di tutti gli istituti scolastici che si vanno ad aggiungere al milione e sette speso finora, dimostrando come la situazione teramana sia davvero drammatica e necessita di un intervento immediato.