Giulianova. La vicenda che vede protagonista il Sindaco Francesco Mastromauro con la sua ordinanza che obbliga la presenza del Crocifisso nelle scuole e negli edifici pubblici di Giulianova, ha scatenato in questi giorni non poche polemiche. Dopo la presa di posizione del consigliere comunale di Roseto, Pasquale Avolio, peraltro dirigente scolastico, che ha scritto una lettera al prefetto contestando l’ordinanza del primo cittadino giuliese, è la volta ora del capogruppo dell’Italia dei valori di Giulianova Vincenzo Santuomo. “Mastromauro ha emanato un’ordinanza sul degna del clima oscurantista delle Crociate”, si legge in una nota di Santuomo, “che all’insegna della Croce commisero enormi nefandezze in Terra Santa.
Non ci sembra politica elevata strumentalizzare anche la Croce per crearsi proselitismo, addirittura stabilendo delle sanzioni pecuniarie rilevanti contro chi non la espone negli edifici pubblici. Il fanatismo di religione in una nazione ormai multietnica è foriera di reazioni di chi ha altri credi religiosi, mentre al contrario bisognerebbe predicare la tolleranza e la libertà di religione. Per questo l’Idv non ha votato il punto in Consiglio Comunale”.
Sulla vicenda era intervenuta anche Sinistra e Libertà che con toni pacati ha criticato il provvedimento del primo cittadino.
Il sindaco Francesco Mastromauro ha però ribadito la legittimità della sua ordinanza sul Crocifisso. “Nessun dubbio che il nostro sia, e debba giustamente essere, uno stato laico”, sostiene il capo della giunta municipale di Giulianova, “Ma questo l’ho scritto a chiare lettere nella mia ordinanza. La quale, vorrei ricordarlo, recepisce un ordine del giorno, votato all’unanimità nella seduta consiliare del 30 novembre dai consiglieri comunali, tra i quali lo stesso capogruppo di Sinistra e Libertà, Alfonso Vella, che mi risulta, come esponente socialista, essersi dissociato dal documento diffuso dal partito”.