I militari, infatti, hanno acquisito i faldoni contenenti le prove scritte su delega della procura di Teramo e del sostituto procuratore Davide Rosati, titolare dell’inchiesta. L’indagine, come è noto, era partita qualche settimana fa, dopo che un dipendente della Provincia aveva ricevuto, sulla propria casella di posta elettronica, una mail contenente quelle che erano le tracce della prova scritta prevista nella procedura concorsuale.
Al fascicolo già aperto dalla procura si è aggiunto poi il contributo del sindaco Maurizio Brucchi e del vicesindaco Alfonso Di Sabatino Martina che, a conoscenza dell’esistenza di questa mail, si sono recati dal pm Rosati per denunciare l’accaduto.
Di certo, il blitz mattutino dei carabinieri, evidenzia come la procura voglia andare fino in fondo alla vicenda.
La tempistica del sequestro degli atti in Comune, poi, arriva alla vigilia del 31 dicembre, giorno in cui il primo cittadino dovrebbe dar seguito alla graduatoria finale del concorso, con le relative assunzioni.