Per l’associazione, infatti, spesso la mancata corresponsione delle tasse degli artigiani è dovuta al ritardo o addirittura alla mancata riscossione dei lavori realizzati. Inoltre non è possibile che ci sia una differenziazione tra i vari Comuni, con pesi e misure diversi a seconda della società di riscossione usate dalle varie amministrazioni.
“La Confartigianato Teramo non vuol tutelare i furbi che non pagano”, si legge nella nota, “ma le imprese che, pur volendo pagare, non riescono a causa dei ritardi negli incassi e non è possibile che a causa di ciò si ritrovino tra multe, interessi ed altro a volte a vedere il loro debito raddoppiate o addirittura triplicato”.
Inoltre, l’associazione di artigiani invita i responsabili delle forze dell’ordine ad effettuare i controlli nei confronti di quanti pur avendo spesso un posto fisso, incrementano il lavoro nero e invita il Governo a prorogare il termine per le richieste di rottamazione delle cartelle almeno al mese di aprile, “oltre che estenderle a tutte le società di riscossione dei tributi utilizzate dai vari comuni, nella nostra provincia la Soget, in modo che non si facciano due pesi e due misure sia per i cittadini che per le imprese”.