Tornare nella sede storica di via Diaz come se nulla fosse successo. Nella riunione avuta questa sera tra Francesca Lucantoni e i genitori dei bambini dell’asilo nido “Il Girasole”, l’assessore all’istruzione del Comune di Teramo ha proposto alle famiglie la possibilità di far rientrare sin da subito i loro figli, suddivisi dopo il terremoto nelle tre sedi di Colleatterrato, Piano Solare e Gammarana, nel plesso originale in fondo ai Tigli.
La decisione di spostare i piccoli all’indomani del sisma, ha spiegato, infatti, l’assessore, era stata presa sull’onda emotiva del momento, considerando anche che la collocazione del nido è al primo piano dell’immobile di via Diaz e, dunque, sarebbe stato difficile per le insegnanti, far uscire i bambini in caso di emergenza.
Inoltre l’edificio, seppur con un livello di vulnerabilità sismica buono, ha all’interno una sola scala elicoidale, senza nessun’altra uscita di sicurezza che, comunque, non eliminerebbe il problema di portare fuori bambini in caso di evacuazione, visto che la maggior di essi non ha ancora imparato a camminare.
Ai genitori, dunque, la scelta di ritrasferire nuovamente, a poco più di tre mesi dalla fine dell’anno scolastico, i figli nel plesso di via Diaz, dove comunque da settembre ricominceranno regolarmente le lezioni. L’assessore ha assicurato che dal nuovo anno scolastico ci sarà anche la scala di emergenza, ma resta la perplessità di tanti mamme e papà che, senza aver ricevuto alcun nuovo dato, non si sentono così sicuri di riportare i bambini in quella scuola.
E resta il dubbio che questa proposta non nasconda altro che la volontà di non presentare, con l’avvio delle iscrizioni per il nuovo anno, una scuola pressoché vuota, che ha visto rientrare solo la classe ospitata alla Gammarana, dopo i problemi di infiltrazione al tetto dovuti alla nevicata delle scorse settimane.