E’ arrivata alle porte di Montecitorio la delegazione di sindaci che porterà, in rappresentanza dei manifestanti presenti oggi a Roma provenienti a tutta la provincia di Teramo e anche dal resto dell’Abruzzo, le istanze per la modifica al decreto sisma, con una richiesta di maggiore attenzione al territorio.
Tanti i danni subiti oltre che a causa del sisma, anche per le abbondanti nevicate, il lungo blackout elettrico e le frane che stanno attanagliando il territorio teramano in particolare.
Un sostegno concreto, dunque, con i fondi necessari per far ripartire una terra martoriata che, più di altre, sta subendo le conseguenze di una somma di emergenze.
Una delegazione di sindaci abruzzesi sono intervenuti nella Sala del Mappamondo a Montecitorio, accolti da Luigi Di Maio del M5S, dal deputato rosetano, Tommaso Ginoble, e dal Presidente della Commissione Ambiente, Emete Realacci che ha ascoltato i primi cittadini spiegando che il decreto è migliorabile ma non da buttare e per questo presenterà un emendamento per destinare l’8per1000 al polo culturale abruzzese per i prossimi dieci anni.
Il deputato del Partito Democratico ha spiegato che verranno analizzate tutte le proposte per migliorare e poi il Governo deciderà, cercando di evitare piani di ricostruzione di paesi in via di spopolamento. Critiche al Governo sono piovute in particolare dal sindaco di Notaresco, Diego Di Bonaventura e di Campli, Pietro Quaresimale.
Un’altra delegazione di sindaci (Maurizio Brucchi di Teramo, Cristina di Pietro di Civitella del Tronto, Rosanna de Antoniis di Castel castagna, Valeria Maiorani assessore di Morro d’Oro, Rocca Santa Maria) insieme al Presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino e i deputati Stefania Pezzopane e Giulio Cesare Pezzopane si è recata a Palazzo Chigi.