Si tratta di Gianni Antonucci, originario di Nereto, rinviato a giudizio lo scorso gennaio in merito al secondo filone di inchiesta che ha coinvolto Banca Tercas concernente il crac Dimafin da 450milioni di euro.
Proprio i sequestri sono stati disposti dal gup Bernadette Nicotra in occasione dell’udienza preliminare che ha poi mandato a processo 33 persone per reati che a vario titolo vanno dalla bancarotta fraudolenta per distrazione e preferenziale, ad una serie di reati fiscali.