Teramo, presentato l’organismo di mediazione: ‘fare pace’ sarà più veloce ed economico

stretta-di-manoTeramo. Sarà attivo a partire dal prossimo 16 gennaio il nuovo organismo di mediazione promosso dall’Ordine provinciale dei Commercialisti e autorizzato dal Ministero della Giustizia. Uno strumento all’avanguardia ed estremamente agevolativo per redimere le controversie, evitando le lungaggini dei tribunali e, soprattutto, tagliando i costi delle procedure giudiziarie.

“La mediazione” dicono Luigi Montironi e Massimo Mancinelli, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ordine teramano “oltre ad essere uno strumento fondamentale per alleggerire la macchina della giustizia italiana, gravata da oltre 5milioni di cause, costituisce nello stesso tempo una valida opportunità di inserimento professionale per i giovani commercialisti”.

teramo_commercialistiMa come funziona nello specifico? “Una delle parti in lite” spiega Mancinelli “si rivolge ad un organismo di mediazione (non c’è territorialità) e verso 40 euro di diritti di segreteria. Spetta poi all’organismo convocare le parti e organizzare gli incontri, per poi arrivare all’accordo vero e proprio, che è l’obiettivo primario della mediazione. Le cifre sono proporzionali al valore della lite ed il cittadino non ha bisogno di legali, perché è il mediatore stesso che funge da garante”. E questo comporta un evidente risparmio.

“I mediatori” aggiunge Montironi “sono tutti appositamente formati e sono vincolati dal segreto professionale”. Insomma, è una nuova filosofia di approccio del conflitto, obbligatoria per legge in materia di liti condominiali, successioni ereditarie, divisioni, comodati, affitti e diffamazioni a mezzo stampa.

E se l’accordo non dovesse andare a buon fine? “Si prende atto di questo” risponde Mancinelli “e si lancia una proposta: se le parti decidessero di andare comunque in tribunale e se la sentenza di primo grado dovesse riflettere la proposta del mediatore, chi non aveva accettato precedentemente si accollerebbe le spese della procedura civile. In caso contrario, il compenso del mediatore subirebbe una riduzione di circa il 30 per cento”.

Il progetto sarà presentato domani a Teramo, a partire dalle 9.30 nella Sala San Carlo del Museo Archeologico, dove si terrà una vera e propria simulazione di un processo, che vedrà sul tavolo degli imputati la mediazione, ed una giuria popolare che alla fine deciderà se assolverla o meno, in base alle tesi pro e contro ascoltate in “aula”.

 

Marina Serra

 


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