La rete fognaria a Roseto, frazioni comprese, è adeguata. Ma a far saltare i tombini sono le acque di gronda che scaricano direttamente nelle tubazioni delle acque nere.
Un problema annoso, una questione già affrontata dall’allora Giunta Pavone assieme ai vertici della Ruzzo Reti, ma mai risolta, nonostante diffide e sopralluoghi. Un’abitazione ogni dieci scaricherebbe le acque piovane raccolte dalle grondaie direttamente nei condotti della rete fognaria cittadina. Il tutto in maniera illegale.
Perché le acque di gronda devono essere scaricate all’aperto o nel giardino di casa, evitando di finire nelle condotte delle acque nere proprio per evitare di sovraccaricarla. Negli ultimi tempi, la situazione è peggiorata nonostante in passato ci siano stati appelli sia da parte dell’amministrazione rosetana, sia da parte dei dirigenti della società acquedottistica.
Da una indagine, poi, si è scoperto che ci sono zone a Roseto dove interi quartieri non sono in regola. Un malcostume che genera disagi, che provoca allagamenti, che manda in tilt il sistema fognario cittadino, con sversamenti inevitabili di liquami all’aria aperta. Con i responsabili che purtroppo restano impuniti. E chi invece rispetta le regole è costretto a pagarne le conseguenze per colpa degli altri.
C’è chi ha sollecitato di nuovo l’intervento del Comune, questa volta con una posizione più rigida e se necessario anche multando i responsabili di questo comportamento.