Martinsicuro, incendiate nella notte le auto del giudice Tommolini e del maresciallo De Cicco

attentato_martinsicuroMartinsicuro. Due attentati incendiari nella notte hanno sconvolto Martinsicuro. Ignoti hanno bruciato le macchine del magistrato Marina Tommolini e di un maresciallo del Reparto operativo di Teramo, Spartaco De Cicco.

I due roghi sono divampati a poca distanza l’uno dall’altro, in due diversi punti della cittadina teramana, verso le 5 di questa mattina. Le auto, un’Audi A4 e un’Audi A3 della moglie del militare, sono andate distrutte dalle fiamme nonostante il lavoro dei vigili del fuoco di Nereto e di Roseto. Non è stato ritrovato alcun contenitore nei pressi delle due autovetture, ma é stato accertato dai vigili che il rogo è doloso. Il magistrato Tommolini è giudice per le indagini preliminari del tribunale di Teramo, mentre De Cicco lavora nel reparto speciale del comando provinciale di Teramo è si è particolarmente distinto in operazioni di servizio e inchieste che hanno dato luce a numerosi reati. Sui due episodi indagano i colleghi del maresciallo e quelli del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica. Non è escluso che si tratti di una ritorsione per un’inchiesta in cui entrambi hanno avuto parte attiva.

Valter Catarra. “Nel condannare il gesto su cui mi auguro venga fatta piena luce individuando i responsabili – afferma il Presidente Catarra – esprimo i sentimenti di vicinanza e solidarietà sia al giudice sia al maresciallo dei carabinieri, dei quali sono noti l’impegno e la dedizione al lavoro oltre che i risultati ottenuti nei rispettivi campi di attività. Certe azioni, finalizzate ad intimidire, senza peraltro riuscirvi, chi assolve a compiti delicati a servizio dello Stato e dei cittadini, da una parte suscitano amarezza in chi è costretto ad assistervi, dall’altra ci obbligano a rafforzare e rendere ancora più incisiva la lotta alla criminalità”.

La solidarietà del Pd. Il grave episodio avvenuto venerdì notte a Martinsicuro, manifesta una brutale violenza contro i rappresentanti dello Stato, estranea finora al nostro territorio provinciale. Un atto di assoluta gravità che mira ad intimidire chi con il proprio prezioso e costante lavoro assicura quotidianamente giustizia e sicurezza ai nostri concittadini. Un gesto che colpisce non soltanto i rappresentanti delle Istituzioni Giudiziarie e i valorosi servitori dello Stato dell’Arma dei Carabinieri, ma tutti gli onesti cittadini della Provincia di Teramo. Alla luce di questo grave attentato, la questione sicurezza, specie sulla costa teramana, appare come un evidente priorità da affrontare.

Nell’esprimere il proprio sostegno a tutte le donne e gli uomini delle forze dell’ordine e del settore giustizia, si augura che al più presto vengano individuati gli autori dell’attentato”.

Siulp. E’ da qualche anno che la recrudescenza di gravissimi fatti criminali nella nostra provincia continua ad accrescere lo stato di paura e di insicurezza tra la popolazione locale”, scrive Giovanni Di Giangiacomo, della segreteria provinciale del Siulp. “Non può più nascondersi oramai che “l’isola felice” è solo un ricordo. Non è la prima volta che il Siulp teramano denuncia i pericoli cui è esposto il nostro comprensorio e la non meno grave situazione operativa delle Forze dell’Ordine, che a causa della cronica mancanza di risorse non riesce più a contrastare efficacemente l’avanzare delle più disparate forme di criminalità.

Solo il forte senso del dovere e di responsabilità presente tra i servitori dello Stato non può bastare a garantire sicurezza e tranquillità pubblica.

La politica deve saper tradurre in pratica le esigenze della collettività, deve saper individuare le priorità, quelle necessarie condizioni senza le quali non c’è sviluppo e si abdica il proprio ruolo a favore della criminalità.

Desideriamo esprimere anche la nostra solidarietà e vicinanza a due stimati professionisti che, siamo certi, continueranno più di prima a compiere il proprio lavoro, con scrupolo, passione ed abnegazione”.

Pdci. “ Esprimiamo totale solidarietà verso le vittime, condannando fermamente il vile gesto intimidatorio, simbolo di una cultura inaccettabile per ogni società civile. Richiamiamo tutte le istituzioni, le forze politiche, sindacali e dell’associazionismo, a non sottovalutare l’episodio ed ad una costante vigilanza democratica del territorio attraverso un attivo coinvolgimento partecipativo della popolazione, affinché non si ceda al ricatto della criminalità del silenzio, del timore e dell’indifferenza e non si lascino sole queste importanti figure istituzionali che quotidianamente si battono per il rispetto della legalità e della Costituzione”.

La solidarietà dell’Udc. “ Nel condannare” sottolinea Concetto Di Francesco, segretario cittadino dell’Udc, “ i due attentati faccio appello a tutto il mondo politico e istituzionale affinché l’attenzione verso il controllo e la sicurezza del nostro territorio diventino argomento primario e non più procrastinabile. Ciò non è solo un attacco al nostro ordinamento statale ma colpisce anche  il cuore della nostra civiltà democratica. Ora non è il momento dello scoramento, ma deve essere l’inizio di una reazione ferma e incisiva; se non ci sono risorse immediate per potenziare gli organici delle forze di polizia diamo ad esse almeno gli strumenti per poter controllare meglio la nostra città con l’installazione di apparati di videosorveglianza in tutti i punti di strategici di Martinsicuro affinché si possa risalire facilmente agli autori di ogni atto delinquenziale”.

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