L’uomo era malato e per questo, all’inizio di novembre, era stato rimesso in libertà e ricoverato a Roma. Per lui, la Corte d’assise aveva disposto una perizia psichiatrica su Beltramba per sapere se al momento del delitto era capace di intendere e di volere. Tra Beltramba e la suocera c’erano vecchi rancori sfociati poi nell’investimento.