Violenta figlia e suocera: rito abbreviato per lo stupratore di Roseto

Ha chiesto ed ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato il prossimo primo giugno, il padre rosetano accusato di aver abusato di sua figlia, all’epoca dei fatti di 14 anni. 

Lo ha stabilito oggi il gup del tribunale di Teramo, Giovanni De Rensis. Ma la storia ricostruita dalla procura di Teramo, con fascicolo a firma del sostituto Laura Colica, evidenzierebbe scenari ancora più gravi.

L’uomo, infatti, è accusato di maltrattamenti e di violenza sessuale anche nei confronti di sua suocera, oggi di 68 anni. Il 51enne deve rispondere anche di maltrattamenti sulla moglie e sul figlio (all’epoca dei fatti sedicenne), costretto, secondo l’accusa, a tenere ferma la mamma mentre lui la picchiava.

La vicenda ricostruita dalla procura (e partita da una segnalazione della scuola che frequentava l’allora 14enne) mette sotto accusa però anche la madre, accusata di maltrattamenti nei confronti della giovane per averla invitata a far tornare il padre a casa dopo il provvedimento di allontanamento dello scorso aprile.

Per lei, il primo giugno, ci sarà l’udienza preliminare che stabilirà se andrà o meno a processo.

La suocera si è costituita parte civile per se stessa e per la nipote, che è stata affidata proprio alla 68enne. La madre, invece, si è costituita parte civile nel procedimento al padre per se stessa e per il figlio.

 

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