Una parziale soddisfazione. E’ questo il primo commento sul decreto terremoto che le segreterie provinciali di Fim Cisl e Fiom Cgil hanno espresso nei confronti delle modifiche apportate nel documento del Governo che sospende il pagamento dell’Irpef fino al 30 novembre 2017 per tutti i residenti del cratere.
Accogliendo una richiesta fatta anche dai sindacati che ritenevano un’ingiustizia quanto espresso nella precedente formulazione del documento, il decreto del 9 febbraio, dunque, garantisce la sospensione della tassa nella busta paga per i lavoratori dei Comuni di Campli, Castelli, Civitella del Tronto, Cortino, Crognaleto, Montorio, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia e Valle Castellana. A questi si devono aggiungere anche i residenti del Comune di Teramo, la cui casa è stata ritenuta inagibile.
La richiesta di sospensione va inoltrata all’azienda di cui si è dipendenti che, qualora non avesse provveduto al versamento dell’Irpef 2017 già trattenuta, può rimborsare anche le imposte trattenute sulle buste paga liquidate.
Al momento non sono ancora note modalità e misura della restituzione ma questa volontà rappresenta sicuramente uno strumento utile per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Per i lavoratori precari e a termine, invece, è opportuno ffettuare un attento approfondimento prima di inoltrare la domanda. Il rischio che si potrebbe correre, infatti, è che alla scadenza del contratto di lavoro si debba provvedere autonomamente al versamento degli importi non trattenuti.