Più in particolare, sembra che da quest’anno non saranno più inviati, come di consueto, i bollettini postali nelle case degli studenti. Ciascun iscritto dovrà infatti registrarsi sul sito dell’Università e stampare il proprio modulo di pagamento MAV.
Come spiega De Berardinis, “per registrarsi sul sito molti universitari dovranno prima recarsi negli uffici di Segreteria in Viale Crucioli per ritirare il proprio codice PIN. Una volta iscritti potranno effettuare il pagamento con i nuovi moduli soltanto negli sportelli bancari (chiusi il sabato) e non più negli uffici postali. Per questi motivi, facendomi portavoce di numerose segnalazioni e proteste pervenute dagli studenti dell’ateneo teramano, chiedo al Magnifico Rettore la proroga della scadenza della prima rata delle tasse al 25 novembre 2011. In questo modo si eviterà che tanti studenti debbano farsi carico, inconsapevolmente, della mora di 27 euro per il ritardo del pagamento. Auspico che il rettore confermi anche in questo caso la sua sensibilità nell’accogliere le problematiche degli studenti, concedendo la proroga. Un gesto di responsabilità nei confronti delle famiglie, in questa difficile fase di crisi economica”.
A seguito della richiesta da parte degli studenti è stato pubblicata sul sito dell’ateneo la notizia della proroga per il pagamento oggetto della polemica. Di seguito quanto riportato sul sito istituzionale dell’Università di Teramo:
“Per gli studenti iscritti agli anni successivi al primo è possibile pagare la prima rata fino al 6 dicembre 2011 senza il versamento della mora di 26 euro. Sarà possibile pagare la prima rata anche dopo il 6 dicembre previo pagamento di una mora di 50 euro. Dal primo gennaio 2012 la mora sarà di 100 euro, come normalmente previsto. Non devono pagare la mora di 26 euro anche gli studenti che si immatricolano per la prima volta che hanno un diploma conseguito all’estero. Per chi si immatricola per la prima volta i termini rimangono invariati: è possibile iscriversi fino al 31 dicembre 2011 previo pagamento di un diritto di mora di 26 euro”.