In sostanza, per il Consiglio dei Ministri, il maltempo che ha flagellato il teramano non è mai esistito.
Questo quanto si evince dal decreto varato ieri dal primo ministro Gentiloni che abbraccia quattro regioni per i danni del terremoto (ed inserisce anche le ultime scosse di gennaio), ma che lascia fuori la neve che ha isolato il teramano (con tanto di intervento dell’esercito) nella settimana del 16 gennaio.
Paolo Gatti, su Facebook, si è detto già pronto a “marciare” su Roma se non si attueranno modifiche al documento. Sul piede di guerra anche il sindaco Brucchi.
Da parte sua D’Alfonso, prima entusiasta per il decreto, ha specificato poi che i danni del maltempo sono in fase di conteggio a parte.
Sarebbe cosa buona e giusta, onde evitare una presa in giro senza precedenti.