E’ quanto afferma la Coldiretti Teramo nel sottolineare che la vendemmia 2011 si è conclusa in alcune zone in anticipo anche di un paio di settimane e, in linea con la tendenza nazionale, è stata la più scarsa di sempre, ma di ottima qualità come conseguenza di uve sane in cui gli aromi si sono concentrati a causa del caldo record e della ridotta piovosità di settembre (mese tra i più caldi dal 1800, dopo quello del 1987).
“Il caldo e la siccità hanno consentito un’ottima maturazione polifenolica – ha detto l’enologo Matteo Silvestri dell’azienda Castellotti di Roseto -, mentre per quanto riguarda la quantità abbiamo riscontrato una diminuzione sensibile, di circa il trenta per cento, rispetto allo scorso anno”, come hanno confermato anche i responsabili di Barone Cornacchia di Torano: “Il microcilma tipico del nostro territorio garantisce una qualità piuttosto stabile negli anni, per quanto riguarda la vendemmia quest’anno abbiamo riscontrato una riduzione nella quantità di circa il 30%, ma nel contempo la qualità è stata eccellente”.
“La resa è stata ridotta rispetto allo scorso anno di circa il 30% – ha spiegato Giuliano Maurizi dell’impresa Tavoletti Lidia e Amato di Controguerra – i bianchi sono stati meno profumati a causa delle escursioni termiche mentre i rossi hanno mostrato una qualità superiore”stesso risultato per la Cantina di Colonnella i cui enologi hanno riscontrato “una flessione della resa di circa il 16%, ma un’eccellenza nella qualità grazie alle alte temperature di cui le uve hanno potuto beneficiare», mentre Luisa Pompili della Frontenac di Martinsicuro ha spiegato che «la gradazione zuccherina è stata molto buona e, nel contempo, la flessione della quantità è dovuta alle uve che sono risultate piuttosto asciutte”.