Iscrizioni scolastiche a rischio: l’appello dei sindaci di Montorio e Crognaleto

Una comprensibile condivisione di preoccupazione ma al contempo un invito a iscrivere i figli nei Comuni di residenza. A lanciare l’appello contro lo spopolamento delle zone interne, che metterebbe a rischio anche la permanenza dell’istituto comprensivo, sono i sindaci di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, e di Montorio, Gianni Di Centa, che, pur rendendosi conto della paura e delle difficoltà delle famiglie, che si stanno trasferendo sempre più numerose lungo la costa, invitano comunque i genitori a iscrivere i ragazzi nelle scuole dei due centri montani.

“In questo momento difficile per i nostri paesi”, scrivono i due primi cittadini, “si sta operando con serietà e impegno per trovare soluzioni che consentano di garantire, al contempo, il diritto allo studio e il diritto alla sicurezza dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Nessuna via sarà trascurata per ripristinare al più presto le attività didattiche nelle nostre scuole, ma intanto, visto che l’iscrizione alle classi prime delle scuole di ogni ordine e grado deve avvenire on line entro il 6 febbraio 2017, vi chiediamo di voler considerare la possibilità di inserire in ogni caso l’Istituto Comprensivo “Montorio-Crognaleto” tra le tre istituzioni scolastiche di proprio gradimento da indicare per l’iscrizione all’a.s. 2017/18”.

Questa operazione è, infatti, prevista dal Ministero (Nota Ministeriale Prot. 284 del 13/01/2017 che si può consultare sul sito della scuola (https://www.icmontoriocrognaleto.com), con la possibilità di indicare in fase di iscrizione tre scuole e solo in un secondo momento (il termine della scelta deve ancora essere indicato dal Ministero), decidere dove andare.

“Tale vostra disponibilità consentirebbe alla nostra scuola e al nostro territorio”, concludono i sindaci, “ripristinata, come tutti ci auguriamo, la situazione di normalità, di non perdere la locale popolazione scolastica, patrimonio irrinunciabile e indispensabile per dare a Montorio e a Crognaleto una speranza di futuro”.

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