Un rimpallo continuo di responsabilità da cui è difficile venire fuori. Nell’incontro organizzato dall’Anci Abruzzo questa mattina in Provincia, il sindaco di Teramo ha letto davanti ai colleghi provenienti da tutta la regione, la risposta che il Primo Ministro, Paolo Gentiloni, ha fatto a seguito della lettera con la quale il primo cittadino teramano chiedeva quali protocolli adottare per poter riaprire le scuole in sicurezza.
“Si invita codesta Regione a fornire al suddetto Comune tutti gli elementi ed informazioni richiesti e se necessario a garantire l’eventuale supporto alle azioni da intraprendere”, si legge nella nota, rimandando dunque al Governatore Luciano D’Alfonso la parola finale.
Brucchi, infatti, aveva scritto al Premier dopo l’allarme lanciato dalla Commissione Grandi Rischi sulla possibilità che un sisma di magnitudo compreso tra 6 e 7 possa nuovamente abbattersi nel centro Italia, mettendo, dunque, a rischio l’incolumità degli studenti teramani. Un rischio che Brucchi non vuole correre, annunciando già la possibilità di chiudere a tempo indeterminato le scuole fino a che non ci sarà una indicazione chiara a riguardo.
E di questo si parlerà nell’incontro in programma oggi pomeriggio al Parco della Scienza che vedrà la partecipazione dei sindaci della provinciateramana, dei dirigenti scolastici e dello stesso D’Alfonso, intorno ad un tavolo per verificare le decisioni da prendere. E capire, soprattutto, da dove arriveranno i fondi per la messa in sicurezza delle scuole.