Trasferimento della scuola elementare in plessi sicuri e dislocazione delle scuole non idonee sismicamente eventualmente anche nei Musp. E’ questa la richiesta fatta dal Comitato Genitori Scuole di Atri al presidente della Regione Luciano D’Alfonso a seguito degli ultimi eventi sismici e dopo l’allarme lanciato dalla Commissione Grandi Rischi.
Il Comitato, presieduto da Cinzia Di Luzio, ricorda come gli indici di vulnerabilità sismica della scuola elementare di Via Umberto I e della scuola media “Mambelli-Barmabei” di Via Finocchi siano prossimi allo zero (rispettivamente 0,26 e 0,14), mentre per le altre scuole non ci sarebbero proprio. Inoltre la scuola media è stata inserita dal 2010 in un “Elenco di priorità di intervento per gli edifici scolastici a rischio sismico”, ma da allora nessun intervento o progetto di intervento è stato ancora realizzato. E i lavori che stanno per iniziare nella scuola elementare, dopo tre anni dalla gara d’appalto, utilizzano in realtà solo il 50% delle risorse per l’adeguamento. Nonostante ciò, secondo il Comitato, il sindaco, Gabriele Astolfi, “vorrebbe tutti i bambini all’interno dello stesso stabile stipati in una sola ala dell’edificio in numero di oltre 400, con le innegabili difficoltà di evacuazione in caso di calamità e l’aumento di rischio sismico”.
Per questo motivo i genitori hanno deciso di rivolgersi al Governatore affinché possa superare l’impasse avuta finora con l’amministrazione comunale, invitandolo anche ad un incontro. Spostamento dei bambini durante i lavori nella scuola elementare in altro plesso o struttura idonea per poter riprendere le attività didattiche in serenità e sicurezza, Musp compresi, come primo punto, e poi dislocazione delle scuole non idonee sismicamente in posti sicuri.
Due punti fondamentali per diradare le inquietudini rinfocolate dopo l’allarme su un possibile nuovo terremoto e garantire la massima sicurezza nelle scuole dei loro figli.