“ E’ uno scenario raccapricciante” scrivono in una nota i due rappresentanti della marineria locale,” alla quale non si riesce a mettere fine. Invece di intervenire, per cercare di sanificare i corsi d’acqua, le istituzioni pensano ad istituire aree marine protette, invece di destinare i finanziamenti alla bonifica del fiumi”. Il livello di inquinamento dei corsi d’acqua rappresenta una minaccia costante anche per le attività di pesca e la marineria lancia l’ennesimo grido di allarme affinché si presti la dovuta attenzione al problema. “ Gli alvei fluviali vanno puliti” proseguono, “ soprattutto in questo periodo quando si verificano degli sversamenti di acido fenolico da parte dei frantoi: sostanza che è altamente tossica e nociva per il mare e per la fauna ittica”.