Area Marina Protetta del Cerrano, un tappeto di detriti

Eletto due giorni fa nel nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente Porto di Giulianova, Walter Squeo vice presidente del Consorzio di Gestione delle Vongolare solleva subito un problema: le condizioni in cui versa l’Area Marina Protetta del Cerrano dopo la mareggiata dei giorni scorsi.

Un tappeto di detriti e conchigliame vario, soprattutto vongole. Una quantità impressionate, una moria determinata dalle correnti marine e per il sovraffollamento dei fondali. Almeno questo è il pensiero di Squeo.

“La nostra categoria ha sempre posto l’attenzione sulle condizioni dei fiumi”, ha sottolineato il vice presidente del Cogevo, “i corsi d’acqua interni in questi giorni hanno scaricato di tutto nel mare. E la situazione non può considerarsi tranquilla perché con lo scioglimento della neve avremo nuove piene. C’è poi la questione dei fondali dell’Amp del Cerrano con un sovrappopolamento di vongole che sono morte e spazzate via dalla mareggiata, quando poteva essere data alle vongolare la possibilità di un prelievo controllato”.

Squeo ha assicurato, comunque, che la sua presenza nell’Ente Porto non passerà inosservata. “Inizierò una battaglia”, ha concluso, “per fare in modo che si trovi una strada per consentire alle vongolare di tornare a pescare in queste acque. Forse c’è chi dimentica che noi pescatori siamo i primi difensori del nostro mare. Perché ci dà da vivere”.

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