Teramo, la Asl ‘ignora’ il Tribunale del Malato

asl_teramoTeramo. “Un’interlocuzione franca, costruttiva e trasparente con i responsabili della Asl teramana”. E’ quello che chiede il Tribunale per i Diritti del Malato di Teramo in una lettera aperta inviata al Direttore Generale, Giustino Varrassi, lamentando una “lacerazione” dei rapporti con i vertici aziendali consumatasi negli ultimi tempi.

“Una prassi interlocutoria che si credeva acquisita” si legge nella nota a firma del Presidente di Cittadinanzattiva,Vincenzo Di Benedetto, “sembra ormai non avere più valore”.

Più volte l’associazione, che si occupa di tutela dei diritti del cittadino, ha fatto richiesta, durante incontri personali o in maniera scritta, per avere delucidazioni su questioni riguardanti vari aspetti della gestione dell’Azienda sanitaria teramana senza avere avuto risposta o, quando è stata data, è state ritenuta “vaga o imprecisa se non errata, comunque insoddisfacente”. Questioni legate anche alla gestione di Oncologia, alle attività del centro di Senologia, alla gestione delle liste di attesa, alle difficoltà del Pronto Soccorso, alla gestione del servizio di salute mentale, alle difficoltà di funzionamento della Medicina Nucleare, alle eventuali iniziative per l’alienazione dell’ex ospedale psichiatrico.

“I cittadini” si legge nella nota “ sono l’azionista di riferimento delle Aziende Sanitarie Pubbliche e quindi hanno il diritto di chiedere ogni notizia riguardante l’azione dei pubblici amministratori, i quali sono tenuti a fornire in modo trasparente ogni informazione sui provvedimenti adottati, sugli obiettivi perseguiti, sui risultati ottenuti, positivi o negativi che siano, su eventuali insuccessi, criticità, inefficienze e stati di inerzia”. E facendo riferimento all’articolo 118 della Costituzione Italiana e alla Carta Europea dei Diritti del Malato, l’associazione vuole ribadire il diritto dei cittadini – e di conseguenza delle associazioni che ne tutelano i diritti – di partecipare al controllo, alla valutazione e alla programmazione del servizio Sanitario. Inoltre Cittadinanzattiva-Tribunale del Malato aveva già svolto nel triennio 2006-2009, in accordo con i vertici della sanità regionale, un Audit Civico, ovvero un’analisi critica e sistematica dell’azione della Asl configurandosi come strumento per valutarne la qualità dei servizi, accordo che dovrebbe essere riassegnato all’associazione per i prossimi tre anni.

Un appello pubblico, dunque, a riprendere un dialogo che sembra interrotto con il manager Giustino Varrassi, riportando il cittadino-utente al centro dell’interesse del Servizio Sanitario e ridando alle associazioni la possibilità di interloquire con la dirigenza aziendale in ogni aspetto della conduzione del servizio, per controllare l’attività, valutarne i risultati e dare il proprio contributo costruttivo nelle fasi di programmazione.

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