Sono state dieci le persone che questa notte sono state salvate dall’ipotermia in contrada Valviano a Cellino Attanasio. In tutta la provincia teramana resta elevata l’allerta, sanitaria e sociale, con centinaia di interventi effettuati nelle ultime pore. La prolungata assenza di corrente ha isolato migliaia di persone sepolte sotto la neve, in alcune aree manca l’acqua e c’è un problema carburante perché i distributori non funzionano. Senza carburante i mezzi non camminano.
Questa mattina questa criticità è stata in parte risolta grazie alla collaborazione della Tua, la società di trasporti pubblici che ha messo a disposizione il deposito di carburante di Teramo.
Grazie all’Esercito, ai Vigili del Fuoco e ai loro mezzi, a quelli fatti arrivare da Bolzano dalla Provincia, da stanotte, si stanno liberando alcune vie di collegamento. Ieri sera sono arrivati anche 60 Vigili del Fuoco dal corpo nazionale, sono alloggiati all’istituto Pascal mentre al “Forti” è stato allestito un parco automezzi soccorso.
Questa notte, inoltre, sono stati aperti varchi sulla provinciale 491 (Montorio, Tossicia, Castelli), a Isola del Gran Sasso, a Rocca Santa Maria, a Canzano, a Notaresco e sulla provinciale 19 (da Roseto a Miano di Teramo) ma sono ancora irragiungibili decine di Comuni e frazioni.
“La mancanza di elettricità, ormai da quattro giorni”, ha detto il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, “sta creato una catena di problemi: non riusciamo a parlare con gli operatori sulle strade, con i Sindaci, i cittadini non riescono a chiamare e segnalare le emergenze. Abbiamo centinaia di messaggi sui social da parte di parenti che non hanno notizie dei congiunti da giorni. Le ultime ore sono state da Apocalisse: abbiamo anche un problema con i mezzi che ci inviano, in molti casi sono del tutto inutilizzabili per la nostra situazione: ci vogliono turbine di sfondamento e terne le abbiamo affittate ma non sono certo sufficienti”.