Pineto. “Anche una sola vita vale la spesa”. Così il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, interviene in merito alla riduzione di autoambulanze medicalizzate che, a partire dal 15 settembre, sta interessando la provincia teramana.
A fronte dei dieci mezzi garantiti fino al 31 maggio scorso, si è infatti assistito a una progressiva diminuzione di quelli con personale all’interno, che oggi si attestano a quota quattro.
Da qui la protesta alzata dal primo cittadino di Pineto, che si dichiara fortemente preoccupato in proposito. “Quella delle ambulanze medicalizzate” commenta a riguardo “è un servizio primario, soprattutto per una’area come quella teramana, dove, specie nella stagione estiva, la zona costiera conta numerose presenze. Si riduce il personale più importante, cioè chi effettua in prima battuta il soccorso sul posto alla gente”.
Ad allarmare il sindaco Monticelli è il rischio di dover far fronte a più emergenze contemporaneamente in un territorio molto vasto. Esistono infatti casi in cui l’intervento di un’ambulanza deve per forza avvenire entro un tempo davvero ristretto. “Parliamo dei casi di assoluta emergenza, come l’arresto cardiaco, l’ictus o l’incidente stradale” continua il primo cittadino. “Insomma, quattro ambulanze medicalizzate non sono sufficienti, soprattutto perché bisogna tener conto dei ritardi che possono essere causati dal traffico, specie in estate. L’urgenza non può subire tagli: il pronto intervento è la prima risposta di una sanità efficiente. Per questo lancio un appello alla Asl, affinchè riveda il piano di riorganizzazione del servizio. Anche una sola vita vale la spesa”.