Lo scorso anno, da più parti era stata salutata come la soluzione per arginare la prostituzione sulla bonifica del Tronto: tagliare la vegetazione che costeggia l’argine sud del fiume che divide Marche ed Abruzzo, in modo da eliminare le alcove improvvisate per il sesso a pagamento. Qualche taglio fu effettuato (la vicenda ebbe anche un’eco mediatica nazionale grazie all’ironia di Maurizio Crozza), ma ora a distanza di quasi un anno sta accadendo un fatto paradossale. Ossia, che nel corso degli ultimi mesi non sono state tagliate nemmeno le canne che costeggiano la provinciale 1, che in alcuni casi invadono anche la sede stradale. C’è anche qualche imprenditore che ha deciso di effettuare il taglio da solo, in modo da far riemergere e rendere visibili i cartelli che indicano le aziende localizzate sulla bonifica.
