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Grande festa per il Ventennale del Nido del Focolare

Isola del Gran Sasso. Il salone della Stella gremito di amici, operatori e bambini e tante altre persone fuori per il Ventennale del Nido del Focolare di Cerchiara a Isola del Gran Sasso. Il Nido del Focolare è la comunità educativa della Associazione Focolare Maria Regina Onlus, nata sul Gran Sasso, che accolto e accoglie da venti anni neonati e bambini nella prima infanzia in stato di abbandono o con disabilità.

La giornata celebrativa è stata aperta alle 17 dalla santa Messa celebrata dal vescovo di Teramo e Atri, Mons. Michele Seccia. Al termine del rito il saluto delle autorità. Presenti il sindaco di Isola del Gran Sasso, Alfredo Di Varano, e il collega di Pineto, Luciano Monticelli; uniti nel ricordo di Don Silvio De Annuntiis. La figura del parroco, che ha avviato tra Scerne di Pineto e Cerchiara un vero e proprio sistema di servizi e di centri per bambini ed i ragazzi in situazione di disagio, è stata ricordata da tutti con grande partecipazione. La sua forza, il suo coraggio e la sua grandissima fede ha permesso la realizzazione del Nido a Cerchiara. Venti anni a servizio dei bambini (“figli speciali” li chiamava Don Silvio), insieme a tanti operatori, volontari ed amici. È la storia di questa piccola grande stella sul Gran Sasso ripercorsa da Suor Caterina in un discorso molto sentito, spesso interrotto da lacrime di emozione.
Durante l’intervento il Vescovo, Mons. Michele Seccia ha ricordato l’importanza del Nido di Cerchiara, così come di tutti gli enti che si occupano di sociale. Ha lanciato anche un appello alla politica e alle istituzioni affinché non abbandonino chi ha più bisogno. E annunciando la presentazione del libro di Lucia Marcone, “Un bambino per la fede” ha chiesto di inviare una copia al presidente Chiodi e a tutti gli assessori e consiglieri regionali. Un invito a mantenere gli impegni e il supporto a chi lavora nel sociale, attraverso le pagine che raccontano la vita di Luca: un ragazzo idrocefalo vissuto per 14 anni al Nido del Focolare. Come si legge nella presentazione del libro Luca “diventa il simbolo di tutti i bambini accolti, un bambino che, con la debolezza del suo corpo e la straordinaria forza della sua anima, è riuscito a cambiare la sua condizione e a spalancare i cuori e le menti di coloro che si sono occupati di lui all’accoglienza, alla fede, alla vita”.
La festa si è conclusa con brindisi e buffet, sulle note di Roppopò, arrivato a sorpresa a deliziare tutti i presenti.